06/giugno/2010: RISPOSTA da G. Séry.

ANCORA PSICOPATOLOGIA O NO?

Caro Paolo,
poichè non sono nè suo analista nè tantomeno apologeta della psicoanalisi (che non ne ha affatto bisogno), posso essere molto sincero nel risponderle.

Primo:
sono molto lontano da, e guardo con diffidenza chi, conduce qualcuno a dire:
- "mi hanno fatto molto dubitare della bontà del mio percorso";
- "così diventa un po' più difficile fidarsi e farsi aiutare da qualcuno".
Un colloquio, qualunque esso sia, non si può certo imputare di buoni frutti se conduce a simili conclusioni o anche solo tentazioni.
D'altra parte, osservava Freud, che per fare dei danni a qualcuno occorre sempre essere davvero molto professionisti e competenti!

Secondo: "con chi parlo ora di questi dubbi se non con il mio psicanalista?".
Le consiglio di farlo sicuramente, non tanto per invitarlo a farsi due risate con lei per la calunnia (che pur rimanendo un venticello, pure attenta alla fiducia nel lavoro di otto preziosi anni) e per l'insinuazione (invidiosa, come lei ha subito intuito) di averla trasformata da protagonista della sua guarigione a "gallina dalle uova d'oro" delle due sedute settimanali (Freud ne faceva quattro...).
Non per le due risate dicevo (perchè c'è poco da ridere!), ma per approfittare anche di questo accaduto (la psicoanalisi vive di accaduti perchè è un rapporto giuridico tra persone) per rilanciare con più decisione la sua ottima iniziativa di otto anni fa!

 

Terzo: Si fidi solo dei frutti che vede nella sua vita, frutti dei suoi pensieri, e di cui lei stesso mi parla.

 

Quarto non ultimo: il tempo è un amico per chi pensa.
L'impazienza è la scorciatoia (presunta) di chi è nemico del pensiero.

Il mondo è pieno di chi cerca soluzioni nel destino, nella chimica, nelle condizioni climatiche, nei geni, nelle pastigliette... in tutto ciò che possibilmente non faccia emergere le proprie e altrui imputabilità.
Una buona cura ha come amico il tempo necessario al pensiero per ritrovare la sua competenza nell'iniziativa delle sue soluzioni e come nemico la pretesa di avere tutte le risposte da grandi "maestri" sempre pronti a sfogliare il grande "MIV"!
Ovvero il grande "Manuale di Istruzioni della Vita".


E' ovvio che la mia risposta piacerà a qualcuno e meno ad altri, ma non credo che lei sia tra questi ultimi. Mi permetta di augurarle di tenere duro con la sua amicizia al suo pensiero.

 

Gianpietro Séry