10/agosto/2008: da Frederick

L' INTERPRETAZIONE GIUSTA
 

dopo anni di tormento, anni passati sui libri
mille decisioni da prendere e altrettante da rimandare

dopo davvero tante indecisioni sulla scuola da intraprendere per la mia specializzazione in psicoterapia
decido di scrivervi.

a dir la verità conosco da poco il vostro forum e solo ora mi rendo conto di una incontenibile necessità: scrivervi.

il mio intervento riguarda (non attacca) uno dei fondamenti stessi della psicanalisi ovvero l'interpretazione.

in che modo un sogno interpretato, può avere un effetto terapeutico su un paziente?
in che modo, durante una interpretazione, l'analista è sicuro di non proiettare i propri vissuti sul materiale che il paziente porta durante la seduta?
immagino che un'interpretazione, dato il nome stesso, abbia dei contenuti molto soggettivi:
allora come facciamo ad essere sicuri, come fanno gli analisti ad essere sicuri, che quella interpretazione di un vissuto
di un sogno o di quant'altro, sia effettivamente la GIUSTA interpretazione?

in che modo poi la psicanalisi, una volta trovato il nodo, il non risolto, la parte mancante del paziente, agisce (con) attraverso egli?

spero in una vostra risposta.

a presto.

Frederick